Comunicato stampa sgombero CPO Experia, Catania |
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Scritto da Mancausoft
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sabato 31 ottobre 2009 |
Con la tecnica del carciofo, dopo Piazza Europa, dopo l'edificio scolastico di via De Nicola, poco per volta, pezzo per pezzo, Catania continua a venire sottratta ai suoi abitanti. Ora è toccato al Centro Experia. Quello che in termini di servizio pubblico era stato costruito dai cittadini per i cittadini in 17 anni, è stato espropriato in poche ore. Ancora una volta è stato dimostrato che è più (rozzamente) facile distruggere che costruire. Certo, si potrà obiettare che l'edificio, proprietà della Provincia, era stato occupato (17 anni fa!) abusivamente. Ma oltre alle proprietà materiali esistono anche quelle immateriali, e anche queste hanno un valore che - volendo - si potrebbe provare quantizzare. Qual'è il valore di 17 anni di doposcuola per i bambini del quartiere? Quale è il valore dei tanti corsi e delle tante attività che sono serviti a tenerli lontani dalla strada e dalla droga? Quanto avrebbero dovuto spendere il Comune e la Provincia in 17 anni se avessero sentito il dovere di offrire queste cose alla cittadinanza ? OK, domanda oziosa, perché non l'hanno sentito, ma è comunque un valore quantificabile. E allora, possiamo trattare da abusivi i cittadini che di fronte a una necessità hanno provveduto come hanno potuto, e hanno anche provveduto bene ? E, stabilito che i servizi offerti avevano un valore (e probabilmente superiore a quello dell'edificio stesso), era davvero il caso di buttarlo via in questo modo ?
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Ultimo aggiornamento ( sabato 31 ottobre 2009 )
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